
Fu fatta costruire dal comune nel 1510 ed affidata ai frati Girolimini.
La chiesa dedicata a Santa Maria Annunziata è anche conosciuta come la chiesa della “colonnella” perché costruita vicino all’ultimo cippo miliare romano della via Flaminia. Eretta in corrispondenza di un' edicola contenente un affresco del 1483 rappresentante una Madonna con bambino che nel 1506 si rese miracolosa.
Una parte dell'architettura fu distrutta dai terremoti del 1672,1786,1916 e dopo una prima rcostruzione, fu nuovamente colpita durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale soprattutto la parte dell'abside che fu nuovamente restaurata nel 1971.
La facciata si presenta spoglia e priva di dettagli mettendo in evidenza il rigore delle geometrie architettoniche. Oggi si presenta senza il portico che aveva precedentemente.
La decorazione in cotto è stata affidata a Bernardino Guiritti che potrebbe essere l'architetto. I maestosi portoni in pietra d'Istria furono realizzati da Giovanni Bernardino con
linee semplici e rinascimentali.
L'interno sobrio è impreziosito da varie opere tra cui "la deposizione" del 1610 di Jacopo Palma il cui schizzo è conservato al Louvre e dalle diverse decorazioni in cotto tra cui le lesene e il crocifisso ligneo cinquecentesco.
Jacopo Palma
Giacomo Nigretti detto Palma il giovane,per differenziarsi dallo zio Palma il Vecchio anche esso pittore, è un artista italiano del 1500. Nel 1567 il duca di Urbino Guidobaldo II della Rovere, lo inviò quattro anni a Roma ospite del suo ambasciatore Traiano Mario, perchè durante un soggiorno a Venezia aveva avuto modo di conoscere le opere di Jacopo Palma che lo avevano molto colpito. A Roma conosce e collabora con artisti importanti come Raffaello,Tiziano e Tintoretto e da cui viene influenzato. La sua poetica pittorica purtroppo non fu portata avanti dai suoi eredi così nel 1628,anno della sua morte, scomparve anche la tradizione pittoria della famiglia Palma.
"Deposizione della croce"
Oggi il mio dipinto su tela della Deposizione della croce si trova nella chiesa di Santa Maria Annunziata detta della "colonnella" lungo la via Flaminia, portato nel 1817 dopo le razzie napoleoniche e considerato uno dei quadri più importanti di Rimini. Si narra che nel 1506 un pellegrino in viaggio verso Loreto vede un uomo ferito e ormai in fin di vita accasciato davanti all'affresco della Madonna della colonnella, si ferma per assisterlo nell'agonia poi riprende il suo cammino, ma viene fermato perchè accusato dell' omicidio. Viene messo in galera e pur di far cessare le torture a cui viene sottoposto confessa di essere lui l'autore del delitto per cui viene condannato all'impiccagione. Mentre viene condotto al patibolo passa davanti alla piccola cappella e quì si inginocchia implorando la vergine di intercedere per lui affinchè venga riconosciuta la propria innocenza e poter così aver salva la vita. Quando il boia e le guardie cercano di rialzarlo non ci riescono perchè egli era diventato pesante come una roccia, ben presto tutti, autorità comprese, si rendono conto che ciò poteva essere frutto solo di un miracolo e perciò dichiarano l'uomo innocente. Il pellegrino allora si sveglia come da un sonno profondo, si alza e ringrazia la Madonna dicendo che la Vergine gli era apparsa sul piedistallo e lo aveva consolato e da allora i devoti che si recavano a pregare davanti all'immagine aumentavano continuamente.
Il 5 maggio dello stesso anno (1506) Ginevra, una giovane del posto in punto di morte per una grave infiammazione, prega e chiede aiuto alla Madonna della colonnella che le appare e immediatamente la giovane guarisce. Con questo secondo miracolo il luogo diventa ancora più sacro e attira sempre più persone e le autorità di Rimini appena una settimana dopo (11 Maggio 1506) decidono di erigere la grande chiesa con annesso un convento in onore della Madonna, progetto sottoposto e subito approvato anche dall'allora Papa Giulio II. Dopo aver ascoltato questa storia, ho deciso di far portare il mio dipinto nella chiesa della colonnella, in onore della Madonna. Prima conservato nella chiesa dell'Immacolata Concezione per cui mi era stato commissionato. Il disegno preparatorio della mia rappresentazione della Deposizione è conservato al Louvre con una quadrettatura che ho utilizzato per l'ingrandimento nell'opera finale. Presenta alcune caratteristiche diverse che ho deciso di cambiare in corso d'opera come ad esempio ho pensato fosse meglio aggiungere alcuni personaggi come San Francesco e la Maddalena. Questo quadro rappresenta tutti i canoni della tarda Maniera cinquecentesca: i colori vivaci e la croce su cielo chiaro in contrasto con la parte inferiore del quadro che risulta più cupa. Si vedono tutte le influenze che ho subito da diversi artisti tra cui Raffaello e Tintoretto, ma il mio vero maestro è Tiziano che mi ha insegnato ad usare il colore in Maniera "più sensibile agli effetti della luce".
Santa Maria Annunziata
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