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Tempietto di Sant'Antonio
Pochi sanno che anche noi della scuola Bramantesca siamo passati per Rimini e abbiamo lasciato il nostro segno.
In quella che oggi è detta piazza Tre Martiri abbiamo costruito una cappella detta "tempietto" in ricordo del Miracolo eucaristico di Rimini o "della mula"avvenuto nel 1223 per intercessione di Sant'Antonio da Padova. Secondo la tradizione il Santo si trovava a Rimini per predicare la presenza di Gesù nell'eucarestia, quando un miscredente, un certo Bonvillo, avrebbe lanciato una sfida a Sant'Antonio: se quest'ultimo avesse dimostrato con un miracolo la vera presenza di Dio nell'ostia consacrata egli si sarebbe convertito. L'uomo avrebbe chiuso nella stalla la propria mula per tre giorni senza darle nulla da mangiare quindi l'avrebbe condotta in piazza e lui gli avrebbe messo davanti della biada e il Santo un'ostia consacrata, se l'animale invece di mangiare il fieno si fosse inginocchiato davanti all'ostia lui avrebbe creduto. Il giorno stabilito, dopo la messa i due si ritrovano in piazza e davanti alla mula viene posto del cibo e l'ostia consacrata, e quando Sant'Antonio invita i presenti l'animale ad onorare Gesù questa, fra lo stupore e la commozione dei presenti compresa quella del padrone, si avvicina inginocchiandosi davanti all'ostia . In ricordo della presenza del Santo a Rimini abbiamo voluto far conoscere i caratteri tipici dell'architettura Rinascimentale dettati dal Bramante. Forme rigorosamente geometriche come l'ottagono che caratterizza il tempietto rivestito in pietra d'Istria e arenaria di San Marino con colonne di ordine tuscanico che riprendono la classicità e la cupola. Questi elementi in gran voga in quegli anni e utilizzati dai più grandi maestri, li abbiamo voluti riproporre qui a Rimini con grande successo.
Tempietto di Sant'Antonio da Padova
All' inizio del cinquecento esattamente nel 1518, in piazza Giulio Cesare, l' attuale Piazza Tre martiri, è stato costruito il tempietto dedicato a Sant'Antonio da Padova in ricordo del miracolo avvenuto nel 1223. Il Santo ha vissuto tre anni a Rimini per "combattere" gli eretici e compì un miracolo di cui c'è la rappresentazione in affresco all'interno del tempietto. All'interno troviamo una statua seicentesca raffigurante il Santo posta sull'altare e la base della colonna oggetto del miracolo posta inferiormente.
Il tempietto è stato parzialmente distrutto dal terremoto del 1672 ma velocemente ricostruito.
La struttura si trova di fronte alla chiesa dei Paolotti dedicata a San Francesco da Paola ricostruita dopo la seconda guerra mondiale sui resti di una chiesa Barocca. Il tempietto è di scuola Bramantesca a forma ottagonale, forma tipica delle architetture Rinascimentali, contornata da colonne di ordine tuscanico che sorreggono una cupola con lanterna sulla quale c'è una croce. È rivestito su cinque lati con pietra d'Istria, i tre lati sul retro in arenaria di San Marino. Presenta tre aperture: due grandi finestre e un portone centrale.
Scuola Bramantesca
Si definisco parte della Scuola Bramantesca o scuola Fiorentina tutti quegli artisti che seguono l'esempio di Bramante, uno dei maggiori esponenti del Rinascimento italiano. è stato pittore, scultore, ingeniere e architetto . Fu il maestro per molti e chiunque seguisse le sue idee si riconosceva per alcuni elementi: la ritmicità delle forme e il rigore della geometria, riprese l'architettura greco-romana e gli archi a tutto sesto. Il Bramante, nato da madre urbinate e padre toscano, lavorò nei centri culturalmente più sviluppati d'Italia e si formò artisticamente nel Montefeltro.
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